La terza ed ultima giornata del lungo week end dell’A.C.A.C., si e’ aperta con la visita al Castello di Parella.
Siamo stati accolti dalla gentilissima guida, la quale ha iniziato la visita, spiegandoci che il castello e’…… un luogo ricco di storia, molti elementi fanno pensare che all’inizio si trattasse di una casa-forte di sbarramento, probabilmente era solo la casa di una piccola scorta armata e del pedagerius incaricato di riscuotere il pedaggio che dovevano sborsare le merci e le persone in transito. Il progetto di trasformazione dell’antico “ricetto” o “casa forte” in residenza viene avviato nel XVI° secolo da Alessio I ( 1545 – 1588) capostipite dei Secondi di San Martino di Parella. Ma è il Seicento il secolo che più caratterizza il Castello. Concepito in epoca rinascimentale, il Castello riflette le condizioni dell’epoca e via via modifica la sua stessa funzione, divenendo anche luogo di riposo arricchendosi di elementi a testimonianza del prestigio della famiglia, pur mantenendo gli elementi originari come torri e ponti levatoi. Il Castello riapre nel giugno 2017 agli antichi splendori dopo il lungo e attento restauro che ha consentito il recupero di strutture, pavimentazioni e materiali originali.
Ove non è stato possibile il recupero, sono stati utilizzati materiali locali o nazionali, con il benestare della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Monumentali del Piemonte. Sono stati recuperati gli affreschi originali nei saloni del castello, risalenti al XVII secolo. Le innovative tecniche utilizzate hanno permesso di restituire il patrimonio storico ed artistico e al contempo di dotare la struttura dei più moderni impianti tecnologici. Si puo’ definire il castello un “intelligent building”, tutti gli impianti sono controllabili in via digitale, e sono al contempo invisibili per permetterci oggi di godere di affreschi, colori e materiali delle diverse epoche del castello.
Il Parco Nobile è stato completamente ristrutturato, cercando di conservare quante più piante originali possibili, e proprio in questa zona, ci attendeva un piacevole aperitivo in compagnia…
Eccellente esperienza! Ma adesso andiamo a tavola dallo Chef Diego Baro, membro dei “Discepoli di Escoffier”, nel suo ristorante, facente parte di quelli della Tradizione Canavesana
La selezione di vini abbinati al pranzo…
Antipasto, con un eccellente Peperone alla monferrina farcita con la mousse di tonno
Ho fatto il tris… veramente eccezionale.
Non immortalata, e fuori menu’, la cucina ci ha mandato anche una la battuta al coltello di Fassona
Chicche di patate asparagi e speck croccante
Rollè di coniglio farcito al Tomino Canavesano con contorno di stagione
La sfoglia alla crema e frutti rossi
Prima di salutarci, ancora un giro tra i tavoli, e relativo brindisi di commiato,
oltre alla foto con il patron Walter Baro e la nuova tavoletta dell’Arte
Cosa altro aggiungere, le immagini parlano da se… amicizia, armonia, buona tavola, turismo, selezione di vini, arte, collezionismo e… grande coesione tra i Soci. Un perfetto mix per continuare a lavorare per il bene dell’Associazione con tanto entusiamo e vitalita’, oltre che, un biglietto da visita invidiabile, per fare proseliti verso amici da inserire nelle nostre manifestazioni e, chissa’, magari rendere nuovi Soci.
W l’Associazione Collezionisti Arte e Cucina!!!
Edited by
Andrea Giordano