Fine del tour in Veneto, con la visita al ristorante dell’A.R.A. della citta’ del nostro Presidente.
La Tavernetta dante 1936 di Rovigo
Non prima pero’ di aver visitato questa piccola e graziosa cittadina, capoluogo di provincia, e la sua piazza principale…Piazza Vittorio Emanuele II°
Di forma trapezoidale, nel cuore della città, è ornata di una colonna in pietra d’Istria con il leone di S. Marco. Vi sorge il palazzo del Municipio, già loggia dei Notai, a portico, sormontato da un loggiato cinquecentesco (in una nicchia, statua della Madonna col Bambino).
Di fianco, la settecentesca torre dell’Orologio. Sul lato nord-est della piazza, ad angolo col Municipio, il palazzo dell’Accademia dei Concordi; di fronte, il palazzo Roverella, che conserva dell’originaria costruzione quattrocentesca (su disegno di Biagio Rossetti) le colonne e i pilastri del portico e parte del cortile.A sinistra del Municipio, in via Laurenti, il severo palazzo Roncale di Michele Sanmicheli.
Ma dopo tanta cultura, un buon aperitivo, in attesa che il Presidente ci raggiunga…
… ed eccolo qui, puntualissimo!
Arriviamo al ristorante, un’oasi lungo il corso che attraversa il centro di Rovigo, nell’ambientazione interna, posta in un piccolo e grazioso edificio dove regna la pace e tranquillità per gustare in compagnia la cucina di mare e di terra.
Locale storico dal 1936, era già adibito a fiaschetteria nell’ 800.
Nel pluri premiato Ristorante Tavernetta Dante 1936, a fare da protagonista assoluta è la cucina regionale veneta, arricchita di qualche piatto della tradizione culinaria nazionale.
Notevole anche il menu’ dell’arte, proposto ad € 40,00 comprensivo di tavoletta e magnete, bevande escluse,che vado a raccontarvi…
Si inizia con le Sarde in saor ed il baccala’ mantecato
Bis di primi: Risotto alla pescatora e Bigoli in salsa
Fritto misto di mare con verdurine e polenta
Sorbetto mantecato al Prosecco
Il tutto annaffiato da un buon prosecchino casereccio, non immortalato.
Qualche scatto per ricordare la bella serata trascorsa nel ristorante di Ermenegildo detto “Beppe”, nonostante la qualita’ delle foto e’ fortemente inficiata dalle luci soffuse che creano atmosfera nel locale…
Il nostro tavolo…
Con lo staff della Tavernetta…
Col trofeo di giornata…
Ed infine con una bella moto parcheggiata giusto di fronte al locale…