Finalmente, con molto piacere, riceviamo con preghiera di pubblicazione sul nostro bellissimo sito, da un amico e Socio, il Dott. Domenico Cecere, un suo report circa una visita privata fatta con i suoi familiari, lo scorso 1° Aprile in occasione della Pasqua. Buona lettura…
La Locanda Belvedere nasce dai resti di un antico Casolare alle pendici di una cornice incantevole delle Mainarde molisane.
Uno dei percorsi disponibili, ci conduce su Monte Marrone, dove c’è il passaggio della famosa linea Gustav, importante linea difensiva della seconda guerra mondiale che divideva in due la penisola italiana, e dove è situata anche la capanna del famosissimo pittore eremita francese Charles Moulin.
Giunti sul posto ad ora di pranzo con la mia famiglia e quella di mio cognato Luigi, fratello di mia moglie, ci accoglie un clima mite con sole tiepido e cielo timidamente coperto. Il posto non lo si raggiunge facilmente ma utilizzando il navigatore ci si arriva facile sino alla sua porta di ingresso.
Stefano ci viene incontro mostrandoci immediatamente la sua grigia tavoletta (ha poi descritto il toccante significato di quella tavoletta), mostrandoci il tavolo apparecchiato in vicinanza di una scoppiettante stufa a legna.
Subito ai posti di combattimento Stefano ci spiega nei minimi dettagli quello che da lì a poco avremmo mangiato intrattenendosi non poco con i ragazzi molto esigenti nel chiedere pietanze al di fuori del menù.
Si parte subito con Zuppetta d’acqua dolce
(5 tipi di pesce d’acqua dolce: trota, salmerino, anguilla, trota salmonata e storione). un bell’abbinamento di sapori molto delicati servito in un barattolo di una volta dove un tempo mia nonna conservava la freschezza del caffè.
Il secondo antipasto prevedeva una sottilissima e delicata Black Angus accompagnata da crema di riso, fagioli cannellini saporitissimi e rucola.
Antipasto gradito molto dai ragazzi.
Ed ecco la prima portata dei 2 primi:
Ravioletto bicolore (verde e giallo)
…con esplosione in bocca di un genuino formaggio gregoriano caldo e formaggio di capra amalgamato con yogurt p unteggiato da cubetti di pere al vino.
Purtroppo una piccola nota stonata viene dal vino Enosè, rosso del Molise, che non esaltava i delicati gusti delle saporite pietanze tipicamente molisane.
La seconda portata dei primi: Chitarra al ragù di agnello e puntarelle
…e qui i ragazzi hanno divorato tutto per la bontà del pomodoro fresco e dei dadini di ragù che insaporivano la succulenta pietanza. Molto apprezzato, sia ben chiaro, anche dal sottoscritto.
Il secondo piatto: Involtino porchettato alle erbe aromatiche e salsa alla mela con purea di patate
…una prelibatezza culinaria, veramente degno di uno chef pluristellato.
La frutta: una geniale trovata di Stefano.
Diverse consistenze di sorbetto e gelato con frutta (fragole) su salsa sciroppata.
Per finire al dolce non poteva mancare la tradizionale pastiera non proprio napoletana ma tipicamente molisana con riso e crema di vaniglia delicatissima
Siamo rimasti entusiasti della sua familiare accoglienza e trattamento al tavolo non perdendo di vista mai nessuno dei suoi tantissimi ospiti. Quando sarò in montagna non mancherò sicuramente di ritornare per degustare le sue decine di proposte di pietanze tipicamente locali e solo del suo amato territorio.
Per la prossima visita il vino sarà rigorosamente la tradizionale Tintilia!!!
Un cenno alla figura della tavoletta che ha un significato molto importante per Stefano e per tutto il territorio. C.Moulin è stato un seguace di Matisse, famoso pittore francese, che nei suoi tanto stravaganti itinerari decise di rimanere in meditazione da solo sul Monte Marrone, dove ancora oggi, si può ammirare la sua umile capanna. scendeva a valle per procurarsi il cibo facendo ritratti a chiunque glielo chiedesse in cambio di una razione di zuppa calda o salumi da conservare portandoseli con sé.
Stefano, molto legato, alla sua terra ha voluto rendergli omaggio decretando che la sua prima tavoletta sia la vera testimonianza di ciò che questo uomo geniale, poco conosciuto della pittura locale, ha saputo regalare a tutto il Molise.
Dott. Domenico Cecere