Riceviamo con preghiera di pubblicazione, il secondo report del nostro Socio Dott. Domenico Cecere.
Finalmente sono contento di far aderire all’ ARA un ristorante della mia città natale: Aversa.
Si tratta di una locanda tipica nel centro cittadino che ha per nome Ninco Nanco, nome d’arte di un famoso brigante dell ‘800. La location è di tutto rispetto, in quanto la locanda è ospite di uno dei palazzi più importanti e prestigiosi di Aversa. Il complesso immobiliare denominato “Villino Parente”, poi “Palazzo Parente”, è sito nell’antico centro storico normanno (vicino al Duomo, tra piazza Marconi e piazza San Nicola).
Fu residenza di Gaetano Parente, primo sindaco della Città di Aversa dopo la proclamazione dell’unità d’Italia e restò in carica dal 1861 fino al giorno della morte avvenuta nel 1868. L’edificio risale al tardo Rinascimento. L’edificio presenta un accesso principale con portale tardo-cinquecentesco, in piperno, sulla via Parente. Il cortile e l’androne risultano pavimentati in basalto. Da un secondo vestibolo, coperto con una volta di mattoni, si accede ad un ampio giardino. È del tipo all’italiana, con alberi da frutta (aranci, limoni, bergamotti) e da ornamento (camelie, palmette, bambù, tasso, alloro, robinie).
Di rilievo una vasca circolare ed una esedra con affresco. L’edificio comprende un secondo piano e vari terrazzi. Dall’ultimo, il più alto, si ha una visione, a 360°, dell’intorno (in senso orario: campanile del Duomo, palazzo moderno presso la Villa Comunale, scorcio del Vesuvio, campanile della chiesa di San Nicola, Camaldoli, ex Ospedale Psichiatrico Santa Maria Maddalena, casa di Filippo Saporito, campanile della chiesa di San Lorenzo, campanile della chiesa di San Domenico).
Amici, mio cognato e tutta la mia famiglia era già radunata intorno alla tavola quando io giungo alla locanda del mio caro amico Gianguido. Ad accogliermi è la sua amata moglie Claudia che subito chiede perdono per il ritardo nel servizio perché c’era stato un contrattempo nella consegna di un catering e di conseguenza i fornelli dedicati al nostro menù sarebbero stati accesi poco più tardi rispetto all’orario concordato.
Il menù non era stato deciso ma la scelta rigorosamente era caduta su un menù di pesce con qualche eccezione per i ragazzi che avrebbero preferito pasta al sugo e carne.
Ma Claudia si fa perdonare per l’attesa servendo in tavola dei meravigliosi scampi crudi del golfo di Gaeta su letto di songino ed emulsione di gamberi.
In abbinamento un ottimo vino clivi Galea 2001 dei colli orientali del Friuli un vino che all’apertura ha sprigionato forte e sopra tutti gli altri un profumo di albicocca e mandorla molto netto. Colore giallo intenso, e, sotto l’albicocca e mandorla, un buon profumo dalla tonalità dolce, tipo mughetto.
Nel corso della serata il vino ha conservato abbastanza bene le sue caratteristiche ma poi è un po’ digradato.
Si continua con dei freschissimi gamberetti al vino bianco e succo di arancia su letto di rucola, dal sapore delicatissimo misto all’agro-dolce.
Apprezzato tanto dai ragazzi!!!!!!!
A seguire una iconografia unica e superlativa: pomodoro fresco pelato, ripieno di melanzane e pesce spada su crema di ricotta nostrana ed olio EVO.
Un abbinamento di sapori esplosivo che fa risaltare il sapore del pesce spada nonostante l’abbinamento della dolce ricotta e del pomodoro fresco.
La perla della serata: croissant di baccalà su crema di asparagi e salsa barbecue. Una ghiottoneria per gli amanti del baccalà!!!!!!
Caldo croissant con ripieno di baccalà ‘crudo’, venuto a conoscenza solo dopo averlo quasi avidamente gustato, su una delicata crema di asparagi che contrastava fortemente con salsa barbecue. Ottimo croissant!!!!
A questo punto il vino ormai finito! Abbiamo deciso di affidarci alle bollicine e Gianguido ci è venuto incontro servendoci un bel Prosecco superiore Valdobbiadene DOCG – Malibràn Ruio
Una sensazione di fruttato di mela e pesca, con sentori floreali di rosa e una leggera sensazione agrumata di limone.
Non tutti i ragazzi hanno preferito il pesce e ad un certo punto ecco materializzarsi in tavola della carne scottona ben cotta rapidamente divorata con tanto di ringraziamenti allo chef per la gran fame!!!!!
Per noi adulti si è continuato così come avevamo iniziato. Adesso è la volta del principe: Tonno impanato con farina nera di carbone vegetale su crema di cipolle di Tropea graffiata da aceto balsamico.
Tonno saporito e delicato che si sposa bene con la dolcezza della cipolla di Tropea.
E poi per finire….. Il primo piatto!!!!! Tagliolini freschi con scampi, gamberi e chele di granchio con tutto il profumo del mar Tirreno.
Piatto tipicamente di mare in assenza di un sugo deciso di frutti e crostacei ma solo con il nettare del pesce!!!!
Ma per chi ancora non si accontentava ecco arrivare in tavola tutto il mar Tirreno….. Spaghetti al sugo dei frutti di mare e di tutti i crostacei rimasti in cucina!!!!!! (Non immortalati)
I ragazzi erano sfiniti e gli adulti grati della buona cucina!
Mousse alla fragola per congedarci dai coniugi Taglialatela
con il proposito di incontrarci con gli amici dell’ACAC quanto prima possibile ed in una magica serata di primavera.
Un saluto da parte di Mimmo Cecere e il Masterchef Gianguido Taglialatela